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Proprietà ed effetti benefici della Curcuma
La Curcuma (Curcuma longa) è una pianta erbacea perenne delle Zingiberacee, coltivata per il rizoma sotterraneo carnoso. La curcuma, originaria dell'India e del Sud-Est asiatico, si ricava dalla radice della pianta ed ha un odore pungente, un sapore amaro (più dello zenzero) e piccante ed ha proprietà simili a quelle dello zenzero. Così come la buccia, l'interno del rizoma è arancio, un po' come le carote.
Il nome deriva da Kurkum, che significa Zafferano e fa parte della storia dell'uomo da oltre tremila anni. La curcuma viene chiamata anche Zafferano delle Indie, Zenzero giallo o Zafferano dei poveri, Zafferano indiano, Finto Zafferano, Turmerico.
La pianta si riproduce interrando rizomi piccoli in un terreno fertile e ben drenato. Predilige un clima tropicale.
Della curcuma parlava già Dioscoride (medico botanico dell'antica Grecia, 40d.C. - 90 d.C.) nel sul libro De materia medica. Poi, nel 1280 Marco Polo notò la somiglianza con lo zafferano ed è per questo che ancora oggi viene chiamata anche Zafferano delle Indie. Paracelso (poco oltre il 1500) la consigliava per curare il fegato.
Dalla lavorazione di questa radice si ottiene una polvere color giallo scuro intenso, usata in cucina come aromatizzante (spezia) anche nella preparazione di piatti tradizionali della cucina africana, asiatica e indiana; dalla lavorazione della radice si ottiene anche una tintura gialla che può essere usata come colorante alimentare.
La curcuma veniva anche usata in cerimonie religiose, ad esempio anche per dipingere la pelle durante alcuni rituali di matrimonio. In India viene anche usata per tingere di giallo abiti sacri, in particolare le vesti dei monaci, ed è considerata un portafortuna.
La curcuma è anche il principale ingrediente del del curry (una delle spezie usate, insieme al coriandolo, al pepe, al cumino nero, ma anche cardamomo, zenzero, zafferano, noce moscata ed altre spezie).
La curcuma è una spezia abbondante e per questo anche poco costosa e per questo spesse volte sostituisce lo zafferano (da qui il nome Zafferano dei poveri), anche se l'unica cosa che ha in comune con quest'ultimo è il colore giallo.
La Curcumina (colorante E 100), estratta dalla radice, viene usata dall'industria alimentare nella preparazione di formaggi (quindi per colorarli), senape ed altri prodotti alimentari come dolci e liquori.
La curcuma viene usata nella preparazione di minestre, stufati e curry, come abbiamo detto, piatti di carne e di verdure, in preparazioni con i cereali e nella senape.
Proprietà ed effetti benefici della Curcuma
Per molto tempo è stata ritenuta una spezia poco nobile ma negli ultimi tre decenni gli scienziati hanno scoperto le numerose proprietà benefiche: la curcuma è infatti indicata per combattere la maggior parte dei problemi legati allo stile di vita moderno:
- diabete: al momento le ricerche si sono concentrate solo sui roditori, ma è stato dimostrato che la curcuma permette un effetto normalizzante della glicemia. Sempre sugli animali, inoltre, è stato dimostrato che la curcuma riduce le complicazioni legate al diabete, come la riduzione delle lesioni renali e la prevenzione della cataratta.
- colesterolemia: (la colesterolemia è la quantità di colesterolo presente nel sangue) la curcuma aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL, lipoproteine a bassa densità) mantenendo pulite le arterie). Assumendo curcumina si è notato un aumento del colesterolo buono (HDL, lipoproteine ad alta densità) e una diminuzione del colesterolo totale. La curcuma sembrerebbe anche limitare e inibire l'assorbimento intestinale del colesterolo.
- infiammazioni, dolori e cicatrizzazioni: la curcuma possiede un forte effetto antinfiammatorio. Presenterebbe un'azione simile a quella del cortisone, ma, essendo assolutamente non tossica, non aggrava il fisico della tossicità di quest'ultimo. La curcuma lenisce le infiammazioni a livello articolare, digestivo (come vedremo in seguito), respiratorio e intestinale (vedremo dettagliatamente in seguito anche questo). La curcuma lenisce anche le infiammazioni cutanee, ad esempio in India viene usata nel trattamento di micosi, irritazioni cutanee e piaghe. La curcuma è utile, secondo la medicina ayurvedica, anche per uso esterno, con impacchi in grado di alleviare dolori muscolari ed articolari, riducendo le infiammazioni. Applicata sulla pelle, favorirebbe la cicatrizzazione.
- sistema immunitario: la curcuma può stimolare l'attività del sistema immunitario regolarizzando l'azione delle cellule come linfociti e macrofagi.
- fertilità delle donne: la curcuma viene anche usata per contrastare i dolori legati al ciclo femminile; in più, nei casi di dismenorrea (forti dolori al basso ventre che accompagnano o precedono il ciclo) e amenorrea (assenza di mestruazioni per un certo periodo di tempo), contribuisce a regolarizzare e ripristinare il ciclo. Per tali motivi è anche sconsigliato assumerla durante la gravidanza.
- problemi cardiovascolari: la curcuma contribuisce a fluidificare il sangue, contrastando quindi la formazione di aggregazioni piastriniche (trombi); unitamente all'azione antinfiammatoria, la curcuma diventa un'alleata nella prevenzione di tromboflebiti (un'infiammazione di vene superficiali con conseguente trombosi, chiamata anche flebite).
- antiossidante: la curcuma ha una forte proprietà antiossidante, tanto da essere inserita nell'elenco degli alimenti più antiossidanti, parimenti alla vitamina C ed E. Pertanto, una regolare assunzione di curcuma riduce lo stress ossidativo e l'azione dei radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare e di gran parte delle malattie degenerative associate all'età. E se le cellule funzionano, tutto l'organismo funziona bene ed è in salute!
- aterosclerosi (patologie neurodegenerative): grazie alla sua azione antiossidante, la curcuma limita il colesterolo ossidato che, depositandosi sulle pareti delle arterie, contribuisce allo sviluppo dell'aterosclerosi.
- Alzheimer (patologie neurodegenerative): dagli studi effettuati sugli animali ed in vitro, la curcuma sembrerebbe esercitare un effetto benefico nella prevenzione dell'Alzheimer, evitando la formazione di certe proteine (le beta-amiloidi) e distruggendone gli accumuli nel cervello. Un'eccessiva produzione di beta-amiloide è la causa di molte malattie neurodegenerative e l'accumulo nel cervello è appunto una delle caratteristiche dell'Alzheimer.
- effetto antimicotico: gli estratti di curcuma hanno il potere di inibire e contrastare le infezioni microbiche e lo sviluppo di certi batteri (gram-positivi e gram-negativi) ed esercitano un effetto antimicotico, contrastando la proliferazione di funghi patogeni.
- disturbi digestivi: la curcuma attenua le infiammazioni e la sua assunzione non presenta controindicazioni per l'apparato digerente: attenua la colite, la gastrite, la diarrea, la flatulenze, gonfiori, meteorismo e nausea. La curcuma interviene nei casi di dispepsia (cattiva digestione) facilitando il processo digestivo e aiuta a mantenere un buon transito intestinale (eventualmente, contribuisce a ripristinarlo anche). Il sapore lievemente piccante stimola l'appetito ed aumenta la secrezione gastrica. Esperimenti condotti sugli animali e sull'uomo rivelano che la curcuma svolgerebbe un'azione protettiva sulle mucose gastriche, esercitando così un effetto antiulceroso.
- funzione epatoprotettiva (fegato e cistifellea): la curcuma svolge anche un'importante azione protettiva sul fegato, anche stimolandone il funzionamento. La curcuma stimolerebbe anche la secrezione e l'eliminazione della bile.
- funzione antitumorale: un importantissimo effetto benefico della curcuma, stando alle ricerche effettuate in questi anni, è il potere che avrebbe nel contrastare la formazione di tumori: sembrerebbe, dagli esami in laboratorio e sui topi, che la curcuma limiti lo sviluppo di cellule cancerose sia impedendo le cellule cancerose di moltiplicarsi, sia uccidendole (apoptosi), soprattutto se il tumore interessa il colon, il seno, il rene, dello stomaco, delle ovaie, la prostata o se si tratta di melanomi di origine linfoide e mieloide. Gli studi invece svolti in ospedali hanno evidenziato un rallentamento della crescita del tumore o una minore incidenza degli stessi (funzione preventiva). La curcumina interviene anche nell'angiogenesi (creazione di nuovi vasi sanguigni) bloccando la creazione di nuovi basi sanguigni, privando i tumori della loro fonte di energia.
- patologie della prostata: secondo alcune ricerche la curcumina pio prevenire e trattare le patologie della prostata favorendo l'apoptosi di cellule malate nella prostata dell'uomo (l'apoptosi: morte cellulare programmata).
- assimilazine dei lipidi: aggiunta ai cibi in cottura (specilamente quelli grassi o molto dolci), la curcuma riduce l'accumulo di grasso nel fegato, migliorando l'assimilazione dei lipidi e dei carbpoidrati. Una ricerca italiana ha inoltre confermato che l'assunzione di curcuma riduce l'assorbimento calorico e aiuta a smantellare i depoditi di adipe già formato.
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