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Proprietà ed effetti benefici del Farro

Farro min Il Farro (Tricutum Dicoccum) è una qualità di grano coltivato già in epoche lontanissime, importato in Italia dalla Grecia, coltivato in origine in Iraq, Iran e Palestina. Storicamente, il farro è stato per anni alla base dell'alimentazione degli antichi romani, veniva usato come merce di scambio e come simbolo in alcune cerimonie e usanze, ad esempio durante riti di matrimonio.

Il farro, pianta erbacea della famiglia delle graminacee, adattatosi al clima europeo, viene coltivato in tutto il continente e viene oggi nuovamente consumato, dopo un periodo di disuso, specialmente grazie alla scoperta delle sue proprietà. In Italia viene coltivato soprattutto in Toscana (leggi la nostra scheda relativa al farro della Garfagnana IGP), regione in cui viene molto impiegato in zuppe e minestre.

Il farro si presenta come un piccolo chicco molto duro e il suo colore può variare tra il marroncino e il giallino.

In Italia possiamo trovare tre varietà di farro:
- il farro comune (Triticum Dicoccum)
- il farro piccolo (Triticum Monococcum)
- il farro grande (Spelta Triticum)

e viene commercializzato in forma integrale, decorticato, semiperlato, perlato e intero.

Dalla pulizia dei chicchi del farro si ottiene, poi, la crusca di farro che, rispetto alla crusca di grano duro, possiede meno elementi nutritivi.

Dando uno sguardo alle proprietà del farro, scopriamo che è particolarmente ricco di fosforo, potassio e magnesio. E' poi ricco di Vitamine A, B2 e B3 e di aminoacidi e ogni 100 gr di prodotti possiede circa 350 kcal, 1,5% di grassi e l'11% di proteine.

Il farro è più digeribile del grano duro e del grano tenero, e, consumato allo stato integrale, è un ottimo alleato contro i problemi che possono colpire l'apparato digerente, come gastriti o tumori. Possiede proprietà lassative ed aiuta a prevenire tumori dell'apparato intestinale, evitando specialmente il ristagno della bile nell'intestino crasso e favorendo il transito intestinale.

Povero di grassi e ricco di fibre, il farro è consigliato nelle diete dimagranti in quanto sazia e non fa ingrassare. Il farro decorticato rispetto al farro perlato possiede maggiore quantità di fibre insolubili.

Controindicazioni:
Per gli effetti lassativi appena descritti, le controindicazioni e limitazioni sull'uso del farro si riscontrano nei casi di coliti croniche ed è inoltre sconsigliato nei casi di celiachia in quanto contiene glutine. Sempre per questo motivo, le prime volte che il farro viene somministrato a neonati va fatto con molta prudenza in quanto questi potrebbero soffrire di allergie o intolleranze alimentari.

Come conservare il farro?

Il farro, acquistato in comode confezioni, va consumato preferibilmente entro la data di scadenza riportata sulla confezione e va conservato chiuso, al riparo da umidità e in un posto fresco.

Come consumare il farro?

Prima di procedere con la cottura, dopo aver accuratamente lavato i chicchi è consigliabile lasciare il farro in ammollo dalle 4 alle 8 ore. Durante la cottura, poi, è consigliabile rimuovere le impurità presenti sulla superficie dell'acqua prelevandole con una schiumarola. Per una corretta alimentazione, si consiglia di associarlo a legumi.

Il farro intero si presta bene alla preparazione di sformatini, come il nostro Sformato di farro, e nella preparazione di zuppe e minestre, come le nostre Minestra di farro e fagioli, Minestra di farro, Zuppa di farro e lenticchie, Zuppa di carote e farro, Zuppa di farro e fagioli e la Zuppa di farro.

Con il farro è anche possibile preparare torte salate, come ad esempio la Torta di riso e farro. Ciò che è possibile preparare con il farro non finisce qui: con la farina di farro può essere preparato non solo il pane ma anche pasta e dolci, come ad esempio i nostri Biscotti al farro e uvetta o i nostri Biscotti dietetici al farro.

Farro della Garfagnana
Farro della Garfagnana 1

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