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Proprietà ed effetti benefici del Miglio

Miglio min Il Miglio (Panicum miliaceum), originario dell'India e coltivato sin dalla notte dei tempi, anche dagli antichi egizi, è un cereale molto utilizzato in Russia, Africa e Asia, mentre in Europa, precedentemente sostituito da altri alimenti, si sta oggi riscoprendo, pur restando maggiormente utilizzato come becchime per pollame e uccelli da gabbia. La maggior parte della coltivazione proviene dall'Africa e Asia e, nei millenni, è stato un alimento di notevole importanza.

Il miglio viene ricavato da una pianta erbacea, alta circa 1,5 metri, a foglie lunghe e strette. Durante la fioritura si sviluppano pannocchie che danno origine a piccoli granelli secchi e di colore bianco, giallo o scuro. Una volta raccolto, viene sottoposto ad un processo di decorticazione allo scopo di eliminare gli strati non commestibili.

Il miglio è ricchissimo di vitamina A, mentre è povero di altre vitamine; è ricco di acido salicilico, utile per la salute dei capelli, unghie, pelle e lo smalto dei denti; contiene calcio (8 mg), fosforo (285 mg), potassio (200 mg), magnesio (200 mg), ferro (3 mg) e silicio. E' povero delle proteine lisina, cistina e triptofano ma contiene più lecitina e colina.

Le proprietà del miglio sono varie: è energizzante, digestivo, antianemico e diuretico. Non contenendo glutine, è indicato a soggetti celiaci, andando a sostituire il grano e il riso.

Il miglio è consigliato nei casi di lavoro intellettuale prolungato, stress, gravidanze, problemi digestivi, ulcere gastriche, problemi al pancreas, alla milza e nei casi di debilitazione fisica e anemia. E' facile da digerire ed è indicato per chi soffre di acidità di stomaco.

Dal miglio si ricava una farina che può essere usata nella preparazione di pane, dolci e polenta.

Come conservare il Miglio?

In luogo fresco e asciutto, ben chiuso nella sua confezione.

Come consumare il Miglio?

Non richiede l'ammollo se deve essere preparato in zuppe e minestre; prima della cottura è bene sciacquarlo. Può essere messo in ammollo, invece, se lo si vuole consumare crudo in insalate.

Dopo averlo sciacquato e scolato, va fatto tostare a fuoco basso in una pentola con un filo d'olio; quindi, va aggiunta una quantità di acqua (quasi bollente) pari al doppio del peso del miglio e va fatto cuocere per 20 minuti circa, a pentola coperta. In alternativa, si può anche cuocere in acqua fredda saltando la fase di tostatura. Ottimo se consumato insieme a verdure, ad esempio le zucchine.

La farina di miglio, invece, può essere, come abbiamo già detto, impiegata nella preparazione di prodotti da forno, dolci e polenta. Dalla farina di miglio veniva preparato il ben conosciuto migliaccio, oggi preparato con farina di granturco.

Miglio
Miglio 2

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