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Alluminio, tossicità dell'alluminio
In questo articolo parleremo della tossicità dell'alluminio, uno dei metalli nocivi che ingeriamo con l'alimentazione, vedremo dove viene impiegato e quali sono i sintomi da avvelenamento da alluminio.
L'Alluminio, identificato con il simbolo AL, è un metallo duttile color argento, morbido, leggero (pesa circa 1/3 dell'acciaio), resistente all'ossidazione e che ha anche un buona durata. L'alluminio è praticamente presente ovunque, basti pensare che viene usato in molte industrie per la fabbricazione di milioni di prodotti, tutti diversi, il che lo rende un prodotto importantissimo anche per l'economia mondiale.
L'Alluminio non si trova libero in natura, ma si estrae principalmente dai minerali di bauxite, una roccia rosso brunastra, e il processo di estrazione è complesso ed inquinante. Dopo la prima guerra mondiale l'impiego dell'alluminio ha avuto un boom ed è stato usato in larga scala nella produzione di stoviglie e utensili di ogni tipo.
E' presente nella carta stagnola che racchiude i cioccolatini e in quella che racchiude tantissimi altri alimenti, come i formaggini, il pane, i biscotti e il caffè; l'alluminio è presente nel lievito (quello marcato E541) e nei prodotti da forno, ma lo troviamo anche nella lattuga, nel cacao, nel tè (le foglie di tè ne contengono grandi quantità), nei preparati per dolci, nei funghi e, come emulsionante, in alcuni formaggi fusi. Viene usato per sbiancare la farina, in alcuni alimenti per lattanti e si trova anche nell'acqua potabile (il solfato d'alluminio viene usato nel processo di purificazione dell'acqua), nonché nei dentifrici, nei saponi, nei deodoranti, nei farmaci (quelli contro l'acidità di stomaco), nei blister dei farmaci e nel coperchio dello yogurt. In alluminio vengono fabbricati i tappi dell'acqua minerale, i tubetti del dentifricio e le bombolette spray (quelle delle lacche, deodoranti, spume); viene inoltre anche usato nella fabbricazione di alcune scatole per biscotti, pentole, posate, caffettiere moka, stampi per dolci teglie e tantissimi altri oggetti.
La neuro-tossicità dell'alluminio è nota sin dal secolo scorso; una volta assorbito, in condizioni normali, l'alluminio viene eliminato quasi tutto dall'organismo ma, a lungo andare, si accumulano residui che vanno ad intossicare l'organismo, e questi residui si depositano principalmente nei polmoni, nel fegato, nel cervello e nella tiroide. Se si hanno problemi renali la situazione peggiora.
L'accumulo di alluminio negli animali provoca danno ai testicoli e al sistema nervoso, con crisi epilettiche e convulsioni; nell'uomo un accumulo di alluminio sembrerebbe essere collegato al morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, SLA, sclerosi multipla e demenza; altri sintomi sono sudorazione eccessiva, stitichezza, perdita di appetito, debolezza e stanchezza cronica, infiammazione gastrointestinale, nausea, coliche, disturbi dermatologici, irritabilità, spasmi muscolari agli arti inferiori, scarsa memoria e difficoltà di concentrazione. Nei bambini, invece, si sospetta favorisca l'autismo.
Nel 2012 l'EFSA (European Food Safety Authority, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha abbassato i livelli si alluminio tollerabili a 1mg di alluminio/kg di peso corporeo a settimana, riducendo i livelli di utilizzo degli additivi alimentari contenenti alluminio.
Per evitare di assorbire dosi continue di alluminio si possono prendere piccole precauzioni nella quotidiana alimentazione prestando attenzione a tutti i gesti che facciamo abitualmente senza rifletterci, ma che potremmo evitare e correggere, e facendo attenzione anche a tutti gli alimenti che acquistiamo, cercando talvolta di variarli. Ad esempio, è bene non conservare cibi acidi, come pomodori o prodotti sottaceto, in contenitori di alluminio o nella carta alluminio che si usa in cucina; è meglio limitare l'uso dei contenitori in alluminio ed evitare la cottura al cartoccio, perché con il calore l'alluminio rilascia più facilmente particelle. Evitare, poi, se possibile, gli stampi in alluminio e tutti quegli alimenti conservati e cotti nelle vaschette di alluminio. Riguardo le bibite in lattine, poi, c'è l'imbarazzo della scelta, tra birre, tè, coca cola, aranciata, aperitivi e tante altre, tutte racchiuse in alluminio.
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