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Anoressia giovanile

L'Anoressia giovanile è una malattia purtroppo ben radicata nella nostra società. Ad esserne colpito è lo 0,5% dei giovani e le femmine in percentuale maggiore dai maschi, per via dei canoni estetici che vengono imposti dai mass media. In ogni secolo la società ha sempre imposto canoni diversi, che potevano sembrare appetenti per quell'epoca.

Nell'Ottocento le donne formose e con i fianchi grossi erano le predilette, in quanto si pensava che una donna dai fianchi larghi avrebbe avuto figli più facilmente, mentre negli anni quaranta le donne erano belle se bianche cadaveriche.

Nel ventesimo secolo le cose viaggiano al contrario, modelle e star iper magre, che somigliano più a dei cadaveri ambulanti che a delle seducenti femmine, dettano ciò che è bello e ciò che è brutto.

Non solo i mass media, ma anche i punti di incontro dei giovani, quali la scuola, diventano luoghi dove ci si mette a confronto e si cominciano a creare le prime titubanze su sé stessi.

L'anoressia causa non solo disagi a livelli psicologici, ma anche fisici, vista la carenza o lo scarso apporto di nutrienti. È compito dei genitori capire se qualcosa non va.

Dieta

Anoressia, come riconoscerla

Una persona anoressica si riconosce perché presenta i classici disturbi fisici conosciuti da molti, quali: perdita di peso, pallore, presenza di occhiaie, capelli e unghie fragili, gonfiore addominale, macchie sul viso, evidenza dello scheletro, assenza di mestruazioni nelle femmine e blocco dello sviluppo nei maschi, pressione sanguigna bassa e mani gialle.

Oltre i disturbi fisici, ci sono anche dei disturbi a livello psicologico che a volte sfociano in vere paure per un alimento o comportamenti maniaco compulsivi. Infatti, gli anoressici hanno una fobia nei confronti del cibo, lo reputano il cattivo della situazione che li tenta a mangiare per poi farli ingrassare.

Chi è affetto da questa malattia ha sempre paura di ingrassare, anche se è sottopeso (il sottopeso è identificato come quella situazione fisica in cui l'individuo pesa meno rispetto al suo peso forma). Non ci si vede mai belli, più che altro non ci si sente mai in pace con sé stessi, c'è sempre un senso di angoscia e paura anche solo sentendo il profumo di un piatto. Infatti queste persone sviluppano un senso dell'olfatto amplificato, che permette loro di sentire l'odore del cibo anche a moltissima distanza.

Anoressia, l'inizio della trappola

Di solito tutto inizia con una semplice dieta, che è la fase iniziale della malattia. In questa fase si perde peso e ci si vede bene e magri, ottenendo l'obbiettivo desiderato. Molte volte, associata ad una dieta drastica, vi è anche molta attività fisica o intense camminate, fatte appositamente per perdere peso più velocemente.

Il problema nasce dopo, quando si vuole di più e non ci si rende conto che si sta andando troppo in là, scendendo drasticamente di peso, fino al raggiungere il 15% del peso corporeo in meno.

Per queste ragioni è consigliabile, soprattutto per i giovani, evitare diete fai da te e rivolgersi sempre ad un nutrizionista o ad un dietologo, facendosi seguire passo passo e dimagrendo senza fretta.

Dopo la seconda fase subentra la terza, la più pericolosa, in cui molte persone perdono completamente il senso della realtà, varcando la soglia di non ritorno.

Molti testimoni di questa malattia, persone che sono riuscite a guarire, hanno confermato che dalla seconda fase in poi non si ha più la lucidità di vedere le cose così come sono.

Anoressia, come guarire

Per guarire dall'anoressia è importantissimo rivolgersi a persone qualificate, come uno psicologo specializzato in malattie del cibo, associando anche una terapia alimentare adeguata.

Infatti, bisogna insegnare al paziente a ricominciare a mangiare senza aver paura del cibo, seguendo un'alimentazione adatta a recuperare tutti i nutrienti e ritornare in forma fisica.

È molto importante anche avere accanto il pieno appoggio della famiglia: non bisogna mai colpevolizzare il ragazzo o la ragazza che soffrono di anoressia.

Se non sapete come comportarvi, esistono centri specializzati che insegnano a genitori e parenti come fare.

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