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Dieta a zona: pregi e difetti
In questo articolo parleremo dei pregi e difetti della Dieta a zona.
La dieta a zona affonda le sue radici all'inizio degli anni '90, quando il biochimico Berrry Sears iniziò a proporla al grande pubblico. Si tratta di un regime alimentare piuttosto particolare, nonché complesso.
La dieta a zona parte infatti dal concetto di zona, inteso non come una parte del corpo, ma come il picco di massima efficienza fisica e mentale che questa dieta aiuta a raggiungere e a mantenere. Con questi termini, ovvero con massima efficienza fisica, si intende la maggioranza di una massa magra rispetto alla massa grassa, una maggiore sensibilità e resistenza e la possibilità di godere di una forza continua. A tutto questo si associa un beneficio mentale, il quale si converte in una lucidità di pensiero e nell'aumento della facoltà di concentrazione.
La dieta a zona è stata osannata ma anche duramente criticata. Vediamo assieme quali sono i pregi e difetti di questo regime alimentare, per permettere a chi desidera attuarla di avere un bel quadro generale delle sue caratteristiche.
Dieta a zona: i pregi
Iniziamo dai benefici proposti da Berry Sears. Il fondatore della dieta a zona parte dalla considerazione che tutte le funzioni fisiologiche dell'organismo umano sono controllate dagli ormoni, per cui l'unico modo per regolarizzare il metabolismo è agire su questa sezione. In che modo? Proponendo come scopo finale il raggiungimento dell'equilibrio ormonale.
Il cibo viene considerato un mezzo di controllo degli ormoni stessi, per cui, in base alla quantità e alla varietà di alimenti che si assumono, è possibile votarsi al dimagrimento e al raggiungimento di un perfetto stato di salute.
I punti a favore di questa dieta sono quindi ampi, in quanto sulla carta essa mira a donare uno stato di salute globale buono al soggetto che la pratica. Da ciò consegue il controllo delle funzioni vitali dell'organismo, quindi la ricerca di uno stato fisico e mentale equilibrati sotto ogni punto di vista.
Tra i punti a favore della dieta a zona si annovera inoltre la possibilità di portare avanti un regime alimentare piuttosto completo, in quanto la dieta a zona prevede una percentuale perfettamente suddivisa di macro nutrienti e micronutrienti all'interno dell'alimentazione.
Questo tratto porta ad una riduzione dell'adipe, soprattutto se la dieta a zona viene associata allo svolgimento di una costante attività fisica e ad un conseguente aumento della massa muscolare.
Sono state riscontrati effetti benefici sulle malattie, quali il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l'aterosclerosi, le infiammazioni e si associano alla possibilità di incrementare sensibilmente il livello delle difese immunitarie.
Tutte queste caratteristiche sono conseguenze dell'ambito equilibrio ormonale che la dieta a zona si promette di raggiungere.
Un ultimo lato positivo interessa la velocità di questo regime dimagrante. Se pensiamo che la media di efficacia temporale delle diete positive si aggira attorno ai due mesi (attenzione alle diete che regalano tanti chili persi in una manciata di giorni!), la dieta a zona è relativamente veloce, in quanto promette risultati visibili nell'arco di soli 20 giorni.
Dieta a zona: i difetti
Veniamo ora ad analizzare i maggiori difetti della dieta a zona, al fine di mettere entrambi sulla bilancia e prendere una decisione meditata e coerente con le proprie aspettative. Iniziamo dal problema più criticato dall'opinione scientifica: come sappiamo, la dieta a zona si basa su operazioni che interessano gli ormoni e demonizza la produzione di insulina. L'insulina può dare problemi se il soggetto conduce una vita decisamente sedentaria, la cui logica conseguenza è il sovrappeso. Ma se il soggetto conduce una vita normale o, anzi, attiva, come avviene nel caso di molte persone, la presenza degli zuccheri diventa indispensabile.
La dieta a zona si propone di usare i grassi come fonte energetica, ma questo tratto non è assolutamente positivo, in quanto il corpo viene obbligato a seguire un processo innaturale e a subire un sovraccarico di scorie che vengono prodotte da tale processo. In altri termini, la dieta a zona propone di usare una benzina diversa, più lenta e adatta agli sforzi prolungati, piuttosto che usare uno carburante scattante e facile da eliminare come sono gli zuccheri (a patto che il motore venga attivato!)
La seconda critica, di natura strutturale, interessa la fase di mantenimento. Molti studiosi sono concordi nell'affermare che la dieta a zona non è adatta per chi sta vivendo un periodo di transizione, ma solamente per chi vuole eliminare i chili in eccesso. Questo tratto si amplifica con la volontà di impiegare i grassi come suddetto carburante. Considerando che molti grassi sono cattivi, è praticamente permesso consumare solamente l'olio di oliva (da qui proviene la famosa dieta a zona all'italiana).
Veniamo ora a parlare del problema forse più semplice ma meno analizzato di questa dieta: la sua difficoltà. La dieta a zona è difficile da capire e difficile da portare avanti. Ora, il controllo medico è necessario in ogni scelta legata al dimagrimento, ma solo un esperto di questa tecnica dietetica può indirizzare il paziente a fare le scelte coerenti con la filosofia che la anima. Non solo, in quanto basta un piccolo sgarro e rendere completamente vano il lavoro fatto, per cui sia gli alimenti che le quantità devono essere precisissime.
Come sappiamo, la dieta a zona non ragiona a pasti, ma a blocchi e mini blocchi. Come è possibile attuare questa dieta se si vive con altre persone o se si hanno dei bambini? Certamente è fattibile, ma con tanto sforzo e tanta buona volontà. Sappiamo bene che il successo di una dieta dimagrante è decretato dalla sua semplicità, sia nella quantità dei cibi che nella loro preparazione. Le diete troppo elaborate sono destinate fallire, in quanto richiedono al soggetto un impegno troppo elevato.
Se fra gli estimatori della dieta a zona si incontrano personaggi famosi, dobbiamo cercare di comprendere che grazie al loro stato essi possono permettersi di avere un consulto medico personalizzato in ogni momento, soprattutto se ciò interessa la bellezza del loro aspetto fisico, lo strumento del loro lavoro. A ciò essi associano tanti esercizi mirati e la possibilità di attuare cure estetiche molto speciali. Trovare tutto pronto è abbastanza facile, ma conteggiare scrupolosamente e ad ogni pasto gli alimenti diventa un impegno che, probabilmente, poche persone possono permettersi.
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