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Fumare fa dimagrire?
Lo dicono in tanti, ma sarà vero che Fumare fa dimagrire? Secondo quanto appreso da uno studio scientifico effettuato dall'Università di Melbourne e del New South Wales, il fumo non fa dimagrire, quindi la sigaretta non deve essere considerata un aiuto per poter perdere peso.
Di fatti, molte volte, soprattutto i fumatori hanno sentito dire che la sigaretta è un ottimo aiuto per restare in linea, ovvero, un velocissimo metodo per poter perdere peso facilmente. Molte persone credono anche che la sigaretta aiuti a combattere la fame nervosa, favorendo il dimagrimento. Ma non è così! Infatti, il fumo non aiuta a perdere peso, ma oltre a tutti i danni che causa, riesce a creare un effetto snellente, ovvero determina la perdita di massa muscolare: si perde massa muscolare e non il grasso che resta attorno agli organi vitali.
Spesso i fumatori evitano di smettere di fumare, o ricominciano subito dopo aver smesso per un determinato periodo di tempo, proprio perché hanno paura di ingrassare, e questo vale anche per le donne che hanno maggiormente paura di diventare obese.
Tuttavia, un altro studio scientifico smentisce ufficialmente questa posizione: secondo una ricerca scientifica condotta dall'Università di Yale, è stato appreso che i recettori della nicotina hanno una certa influenza positiva delle vie nervose riguardanti l'annullamento della fame. Per poter conoscere i risultati di questo studio, bisogna comprendere quali sono i meccanismi attraverso i quali il cervello umano riesce ad interagire con il nostro corpo.

La dirigente del CALM (Center on Addiction, Learning and Memory), ovvero la nota Dottoressa Mariella De Blasi, su Science ha spiegato che l'ipotalamo ha la capacità di perfezionare i segnali che provengono dal tessuto adiposo e dall'intestino. In tal modo, questi segnali riescono a comunicare al nostro cervello la fame, quindi se c'è necessità di assumere del cibo, o se abbiamo abbastanza calorie a disposizione.
Durante questa ricerca scientifica la Dottoressa Mariana Picciotto, docente di neurobiologia e farmacologia, e il suo team si sono concentrati in particolare sui recettori nicotinici, e quindi sul controllo dello stimolo dell'appetito. Sono state utilizzate delle cavie, tramite le quali è stato possibile chiarire che un sottotipo specifico del recettore nicotinico ha la capacità di esercitare un'azione determinante sulla quantità di cibo che un individuo può assumere. In tal modo, possiamo apprendere che nel momento in cui la nicotina si lega a questo tipo di recettori, ovvero nel momento in cui si fuma la sigaretta, questa è in grado di attivare una determinata quantità di neuroni che hanno la possibilità di avviare un processo di annullamento della fame. La Dottoressa De Blasi ha comunicato che identificare questo recettore è fondamentale sia per comprendere il meccanismo legato alla dipendenza, che al peso e al fumo. Per ora le ricerche si sono svolte usando esclusivamente topi, ma si pensa che possa essere possibile isolare questi recettori anche negli esseri umani.

La dottoressa Picciotto ha spiegato anche che scopo delle ricerche è anche aiutare tutte quelle persone che non vorrebbero ingrassare dopo aver spesso di fumare. Inoltre, è stato appreso che la sostanza utilizzata nelle cavie per il dimagrimento è la Cytisine, ovvero stiamo parlando di un farmaco che si utilizza per smettere di fumare.
Per di più, la Dottoressa Picciotto ha spiegato che la nicotina presenta un effetto a lungo termine sul dimagrimento. Di fatti, è stato appreso che i fumatori sono dotati di un inferiore indice di massa corporea rispetto a tutti i non fumatori. Quindi, nel momento in cui questi smettono di fumare, prendono ben 2,5 kg in più, asoetto certamente grave e di cui preoccuparsi.
Da un'altra ricerca scientifica condotta dall'Università di Bologna e dall'University of Andrews, in Scozia, è scaturito che smettere di fumare non fa ingrassare, anzi porta ad una notevole perdita di peso. Durante lo studio effettuato, sono stati esaminati 10.000 pazienti volontari per poter arrivare a tale risultato. Quindi è stato appreso che dopo due anni di astinenza da fumo, i non fumatori presentano la necessità di adattarsi ad uno stile di vita diverso dal precedente, e quindi più sano.
La cosa più importante da rivedere, è proprio l'alimentazione dell'individuo: proprio perché diverse persone non richiedono una dieta ferrea per perdere i chili di troppo, presi durante l'astinenza da fumo, ma hanno bisogno di un determinato regime alimentare adatto alla loro situazione. Quindi, smettere di fumare stimola le persone ad avere uno stile di vita più sano. Da diverse ricerche effettuate, è scaturito che con l'aumento del prezzo delle sigarette, i divieti nei locali pubblici e le tante campagne contro il fumo, le persone che fumano riescono a rinunciare al mortale vizio di fumare. Inoltre, smettendo di fumare si presta più attenzione alle abitudini alimentari, e migliora lo stile di vita proprio perché si riscopre la voglia di fare sport e stare a contatto con la natura.
Tuttavia, una domanda che ricorre spesso, soprattutto tra i fumatori è !Come posso smettere di fumare?". Difatti, il fumo di tabacco crea una vera e propria dipendenza, sia fisica che mentale, e il fumatore che non riesce a smettere di fumare. Tuttavia, per riuscire a smettere di fumare completamente, è opportuno combattere affrontando la dipendenza dal fumo e dalla nicotina in terapia. In questo modo, è necessario esporre i propri sintomi, che saranno confrontati, con altri consigli, e con le terapie da seguire. Prima di tutto, per smettere di fumare è obbligatorio munirsi di buona volontà ed iniziare il proprio percorso con la terapia indicata.
Tra le diverse terapie da eseguire per smettere di fumare con successo, notiamo la presenza dell'Ipnosi che può rappresentare una terapia adeguata a chi vuole smettere di fumare a tutti i costi. Un'altra terapia da poter eseguire, è l'Agopuntura che è in grado di alleviare i sintomi da astinenza da fumo.
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