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La Dieta vegana è adatta per i bambini?

Parlando di dieta vegana è lecito chiedersi: la Dieta vegana è adatta per i bambini? Come avrete capito, in questo articolo parleremo della Dieta vegana e cercheremo di capire se è davvero adatta anche per i bambini o se potrebbe creare problemi di salute.

La dieta vegana è un regime alimentare che non contempla l'inserimento di alimenti animali e nemmeno dei loro derivati. Mentre la variante vegetariana permette il consumo dei latticini e delle uova, la dieta vegana elimina questi elementi, inserendo nella sua composizione solo cibi di origine vegetale.

Alimentazione dei bambini Questa dieta è considerata molto restrittiva, nonché piuttosto difficile da portare avanti. Non si tratta solo di una difficoltà legata alla varietà degli alimenti, ma anche di uno stato generale che interessa l'apporto proteico, la quantità di energia introdotta e la difficoltà nel reperire certi ingredienti. A detta delle persone che seguono questo regime alimentare, la dieta vegana assicura un ottimo stato di salute e permette che tutte le funzioni vitali si svolgano in modo perfetto. La questione interessa però persone adulte e consenzienti, mentre cambia quando si tratta di un'alimentazione destinata ai bambini: è davvero un regime alimentare adatto anche ai bambini?

Il presupposto dal quale è indispensabile partire è la crescita. In fase di crescita i bambini hanno bisogno di una quantità di nutrienti fondamentali per lo sviluppo del sistema muscolare, dell'apparato osseo e del sistema nervoso. L'alimentazione è la fonte primaria per una crescita sana, equilibrata e priva di problemi. I nutrizionisti sono concordi nel suggerire un sistema alimentare vario e leggero, dove le proteine sono attinte in modo uguale dal regno vegetale e dal regno animale. Nella pratica questo significa che i bambini devono mangiare sia carne che legumi, nonché ricercare i sali minerali e le proteine necessarie nel consumo di latticini e di uova.

La dieta vegana però non contempla l'introduzione di questi alimenti, in quanto si basa sulla concezione che le uniche proteine positive sono quelle di natura vegetale e che il solo apporto di nutrienti di origine vegetale (non animale) è comunque in grado di garantire una crescita equilibrata e di mantenere un ottimo stato di salute.

Queste affermazioni sono piuttosto controverse e molti sono i dibattiti in corso. Le proteine animali sono considerate indispensabili non solo per la crescita dei tessuti e dell'apparato osseo, ma anche perché fra esse si annovera la Vitamina B12, una vitamina che si può assimilare soltanto mangiando alimenti di origine animale. Per tempo si è creduto che questa vitamina potesse essere presente nelle alghe e nella soia, ma studi scientifici hanno disintegrato questo assioma, affermando che la Vitamina B12 si trova solamente nelle uova, nella carne e nel latte. La vitamina B12 è indispensabile per la crescita e per il funzionamento del sistema nervoso, ragione per cui essa viene spesso assunta dai vegani sotto forma sintetizzata.

A questo punto sorge spontanea una domanda: se la scienza ha compreso che questa vitamina è presente solo nel regno animale ed è vitale per gli uomini, perché la natura non la mette a disposizione? È quindi possibile che sia giusto assumere alimenti animali che la contengano? Queste spinose domande sono frutto di interminabili discussioni, ma chi intende svezzare e crescere uni bambino con una dieta vegana dovrebbe considerarle con attenzione. L'alternativa risiede nell'assunzione della Vitamina B12 per via chimica, con speciali integratori, ma a questo punto si deve mettere sulla bilancia l'utilità di integrare una dieta vegana con prodotti chimici che sarebbero facilmente reperibili in una tazza di latte o in un uovo.

Consigli sull'alimentazione dei bambini Un'altra spinosa questione riguarda la volontà del bambino e la sua difficoltà nel mantenere una dieta vegana al di fuori dell'ambiente domestico. Feste con gli amichetti, la mensa a scuola e tante altre occasioni potrebbero compromettere l'appartenenza sociale del piccolo, il quale non è ancora in grado di spigare perché sta conducendo un'alimentazione vegana. I tratti psicologici meritano di essere analizzati, in quanto se i genitori sono così attenti alla salute del figlio, dovrebbero esserlo anche in relazione alle conseguenze sociali che questa scelta comporta.

In ogni caso i medici nutrizionisti sono concordi nello sconsigliare una dieta vegana per i bambini. Le ragioni sono molteplici e tutte legate allo stato di salute: la dieta vegana non è in grado d assicurare una crescita completa, in quanto la mancata assunzione di proteine e di sali minerali presenti nei cibi di origine animale non è sostituibile con alimenti di sola origine vegetale. Ovvero, lo è nelle persone adulte, che sono in grado di bilanciare i cibi e di dare vita ad un'alimentazione studiata e ricca di alternative diverse.

Un altro fattore che interessa profondamente la dieta vegana è l'uso massivo della soia e delle sue preparazioni. La soia è uno dei cerali più a rischio dell'intero pianeta, in quanto la sua coltivazione è da sempre stata sottoposta ad alterazioni e all'uso di OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Ovviamente non tutta la soia è uguale, ma il rischio di acquistare inconsapevolmente prodotti alterati è molto alto. La soia viene consumata sotto forma di bistecche, polpette, tofu e seitan, i quali suppliscono alla presenza di veri e propri secondi piatti di origine animale, rappresentando una grande fonte proteica. La soia nei bambini dovrebbe essere assolutamente naturale per non incorrere in rischi legati alla crescita, i quali non si manifestano in modo immediato ma possono diventare problematici per quanto riguarda il sistema metabolico e genetico.

Anche la carne è sicuramente sotto accusa, in quanto le alterazioni che gli allevamenti hanno subito sono disastrosi. A parità di rischio però l'acquisto della carne può essere controllato, soprattutto nei centri piccoli e nelle zone rurali, mentre la soia no, in quanto si acquista già pronta e non è chiara la sua provenienza.

Alimentare un bambino in questo modo non è consigliato dai medici nutrizionisti, in quanto consigliano alimenti vari, freschi e naturali. Con il consumo di soia cade sia il principio della naturalezza degli ingredienti che quello relativo alla freschezza, in quanto la soia, scarsamente prodotta in Italia, viene importata da paesi asiatici e dagli Stati Uniti.

Chi sceglie di alimentare il proprio bambino con una dieta vegana deve quini prestare attenzione a molti fattori e, soprattutto, deve consultare un medico nutrizionista. Solo dei validi consigli in materia possono aiutare le persone a comprendere l'importanza di una dieta salubre, per evitare che insorgano nel bambino problemi anche gravi, che potrebbero essere facilmente evitati seguendo un regime alimentare diverso.

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