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Staglio: la formazione dei panetti - Scuola di cucina
Quando si preparano le pizze fatte in casa, un passaggio obbligatorio è lo staglio, ossia la divisione dell'impasto e la formazione dei panetti (chiamati anche panielli o criscitielli, come sono chiamati a Napoli).
Lo staglio può esser effettuato con impasto freddo di frigorifero (staglio a freddo) oppure con un impasto lievitato e a temperatura ambiente (staglio a temperatura ambiente). Lo straglio eseguito a freddo, può essere particolarmente comodo da eseguire quando si usano impasti molto idratati, per cui lo staglio a temperatura ambiente potrebbe risultare molto difficile da eseguire a causa dell'impasto troppo appiccicoso. Con impasti preparati invece con un'idratazione fino al 65%, lo staglio può essere eseguito anche a temperatura ambiente, con impasti lievitati e molto morbidi.
In entrambi i casi, dopo lo staglio è previsto un tempo di lievitazione a temperatura ambiente che può durare dalle 3 alle 6 ore: quest'ultima fase di lievitazione viene chiamata appretto. Terminato l'appretto, i panetti sono pronti e vanno cotti nel giro di qualche ora.
Quale farina usare per la formazione dei panetti
Leggendo le tante ricette presenti nel web, uno dei dubbi che potreste avere è questo: quale farina usare per la formazione dei panetti? Qualcuno usa la farina di grano tenero, altri la semola di grano duro: perché? Cosa cambia?
E' preferibile usare la farina di grano tenero (tipo 00, 0 o tipo 1) se si desidera una pizza con pasta più morbida. Se invece si desidera una pasta più croccante, si può usare la semola di grano duro. La semola di grano duro permette anche una stesura più facile, ma nei fornetti ad altissima temperatura tende a prendere fuoco, quindi abbiate cura di non farla accumulare sotto la resistenza. In alterativa, potreste usare la semola rimacinata.
Staglio: come si esegue la formazione dei panetti
Per eseguire lo staglio, per prima cosa, occorre sapere il peso dei panetti che vogliamo ottenere. Se abbiamo preparato un impasto senza calcolare il numero dei panetti e il peso, consiglio di pesare l'impasto e quindi valutare che tipo di staglio vogliamo eseguire.
Prendendo come riferimento quanto indicato nel Disciplinare della verace pizza napoletana, i panetti possono pesare da 180 a 250 grammi e il peso determinerà la circonferenza della pizza che andremo a stendere, e comunque, sempre quanto indica il Disciplinare della verace pizza napoletana, il diametro non deve superare i 35 cm.
Una volta pesato l'impasto, con la calcolatrice si può provare a determinare quanti panetti verrebbero se si facessero di Tot grammi: peso impasto diviso il peso di ogni panetto ci darà il numero dei panetti che avremo. In alternativa, possiamo decidere di realizzare Tot panetti: in questo caso, il peso totale dell'impasto diviso il numero dei panetti che vorremmo ottenere ci darà il peso di ciascun panetto.
Una volta stabilito il peso, prelevare dall'impasto un pezzo di impasto di quel peso e adagiarlo su una superficie di lavoro infarinata.
Prendere un lembo di impasto dal bordo e allungarlo con le dita.
Portare l'impasto al centro e pigiare delicatamente.
Tenendo fermo l'impasto al centro con il dito di una mano, usando l'altra mano prendere un altro pezzo di impasto e, allo stesso modo, allungarlo e portarlo al centro dell'impasto, pigiando delicatamente.
Procedere allo stesso modo fino a fare il giro completo del pezzo di impasto. A giro finito, vedrete che il pezzo informe di impasto si sarà trasformato in una pallina liscia.
Pizzicare la parte centrale per evitare che la pallina possa aprirsi, poi metterla a testa in giù, con la parte pizzicata a contatto con la superficie di lavoro.
Eseguire una breve pirlatura rotolando i panetti tra le mani.
Ecco il panetto finito. Infarinarlo, metterlo in una cassetta e farlo lievitare. Questa fase di lievitazione si chiama appretto.
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Questo articolo ha 6 commenti:
Dario ha scritto, 04-03-2020 16:10
Vedo dallo staglio che i tuoi panetti sono fatti con farina semi integrale. La misceli e, se sì, con cosa? Come ti trovi? Ciao
PTT Ricette ha scritto, 04-03-2020 16:28
Ciao Dario, da tempo uso da tempo un impasto con il 62% di idratazione e farina tipo 1 Pivetti bio. Ultimamente aggiungo anche il 30% di manitoba, che metto per sostenere meglio la maglia glutinica dei panettii. Se ho della farina tipo 0 o tipo 00 avanzata e che voglio consumare, può capitare che l'aggiunga alla farina, nella misura del 20-25%, in aggiunta alla manitoba o in sostituzione. Ovviamente, più il mix di farine è debole, meno ore di lievitazione potrà sopportare. Diciamo in media 8-9 ore con gli impasti che ti ho detto. Per impasti con lievitazioni più lunghe, devi aumentare la dose di manitoba. Ciao
Dario ha scritto, 04-03-2020 16:47
Proverò questo tuo impasto. I panetti non sono appiccicosi, giusto? Intendo durante lo staglio. Quanto sale metti? E la stesura del panetto è semplice? Grazie dell'aiuto.
PTT Ricette ha scritto, 04-03-2020 16:54
Ciao, no, non sono affatto appiccicosi e anzi, trovo che sia lo staglio dei panetti che la stesura siano fasi semplici, almeno rispetto agli impasti più idratati. Una volta eseguito lo staglio, i panetti puoi infarinarli oppure no, e metterli a lievitare nella cassetta di lievitazione. Il sale che uso nella ricetta di cui parlavo prima è il 4% rispetto all'acqua usata. A presto, buona pizza!
Luana ha scritto, 10-04-2021 02:28
Finalmente una guida molto chiara ed ho capito come si esegue correttamente lo staglio e la formatura dei panetti. Prima sbagliavo praticamente tutto, facevo delle palline di impasto e il risultato era un po' un disastro, sformate e appiccicate tra loro. Metterò questi consigli in pratica il prima possibile. Volevo anche chiederti: che ricetta usi per la pizza fatta in casa? A noi piace a classica napoletana, quella soffice da cuocere nel forno. Hai una ricetta che fa per noi? Grazie ancora, ciao.
PTT Ricette ha scritto, 10-04-2021 12:20
Ciao Luana, mi fa piacere che il nostro articolo ti sia stato utile. Formare i panetti in modo corretto è importantissimo, dal momento che poi verranno stesi e da questo dipenderà l’estetica delle pizze ma anche la difficoltà di stesura. Infatti, i panetti fatti nel modo corretto, come hai scritto, non si appiattiranno facilmente e resteranno separati tra loro (al più, se si uniscono, potrai separarli con delle forbici o con un tarocco. Riguardo invece la tua domanda sulla ricetta, quella che personalmente preferisco in assoluto e che solitamente uso è questa: Il miglior impasto per pizza fatta in casa. Provalo e mi farai sapere, ma penso proprio che ti piacerà. Ciao, a presto.